MAROSTICA – VENETO

1 marzo 2010

  Marostica è un centro di origini medievali, dislocato sulle pendici del colle Pausolino, a pochi chilometri da Bassano del Grappa. Cinto da mura merlate che collegano tra loro due castelli, quello Inferiore e quello Superiore. Il Castello Inferiore sorge sulla centrale piazza porticata,mentre dal Castello Superiore si può godere di un bel panorama sulla pianura. Da vedere è anche la chiesa di S. Antonio Abate, di aspetto barocco ma risalente al XIV secolo. La località è conosciuta soprattutto per la partita a scacchi con personaggi in costume, che si gioca negli anni pari (prossimo appuntamento settembre 2010), l'evento si svolge sulla piazza principale e rievoca una storica partita svoltasi nel 1454 per la mano di Lionora, figlia del podestà veneziano.

Impossibile non degustare la ciliegia di Marostica, prima e finora unica in Italia ad aver ottenuto il marchio IGP e a cui in maggio e giugno sono dedicati gustosi appuntamenti.
Naturalmente vera perla del paese è la piazza dove si svolge la pittoresca partita a scacchi. Questa piazza è disegnata a scacchiera e prospetta il castello Inferiore che dal Quattrocento fu sede podestarile. L’edificio, restaurato nel 1935, alloggia un piccolo museo che presenta le origini e l’evoluzione coreografica della tradizionale partita a scacchi . Molto raccolta è la chiesa di S. Marco edificata nel 1450. Il percorso medievale all’interno del paese continua per la chiesa di S. Antonio Abate di stile Barocco fu edificata e nel 1383. L’abside della chiesa custodisce una pala di Jacopo e Francesco Bassano con la Predicazione di S. Paolo ai greci. Una scenografica scalinata conduce alla chiesa del Carmine di epoca seicentesca; da qui si prende un sentiero che porta direttamente al castello Superiore. Una volta giunti ci si accorge della notevole fortificazione e si ammira il vasto e suggestivo panorama che si affaccia sulla vallata.
La partita a scacchi più famosa d’Italia
La vicenda della Partita risale al 1454 quando Marostica era una delle fedelissime della Repubblica Veneta.
Avvenne che due nobili guerrieri Rinaldo d'Angarano e Vieri da Vallonara, si innamorarono contemporaneamente della bella Lionora, figlia di Taddeo Parisio Castellano di Marostica e, come era costume di quei tempi, si sfidarono in un cruento duello.
Ma il Castellano, che non voleva inimicarsi alcuno dei due calorosissimi giovani e perderli in duello, proibì lo scontro rifacendosi anche ad un editto di Cangrande della Scala, e decise perciò, che Lionora sarebbe andata sposa a quello dei rivali che avesse vinto una partita al nobile gioco degli scacchi: lo sconfitto sarebbe diventato lo stesso suo parente sposando Oldrada, sua sorella minore.
L'incontro si sarebbe svolto in un giorno di festa nella piazza del Castello da Basso, a pezzi grandi e vivi, armati e segnati delle nobili insegne dei bianchi e neri in presenza del Castellano, della sua nobile figlia, dei Signori di Angarano e di Vallonara, dei nobili e del popolo tutto. Decise anche che la disfida fosse onorata da una mostra in campo di uomini d'arme, fanti e cavalieri e fuochi e luminarie e danze e suoni.
Ecco dunque scendere in campo gli armati: arceri, balestrieri ed alabardieri, fanti schiavoni e cavalieri, il Castellano, la sua nobile corte con Lionora trepidante perché segretamente innamorata di uno dei due contendenti, la fedele nutrice, dame, gentiluomini, l'araldo, il capitano d'armi, falconieri, paggi e damigelle, vessilliferi, musici, massere e borghigiani e poi ancora i bianchi e i neri con Re e Regine, torri e cavalieri, alfieri e pedoni e due contendenti che ordinano le mosse; tripudio infine con fuochi e luminarie secondo l'ordine del castellano.
E così oggi tutto si ripete come la prima volta, in una cornice di costumi fastosi, di corteggi pittoreschi, di gonfaloni multicolori, di marziali parate, di squisita eleganza e su tutto domina una nota di singolare gentilezza cui si è ispirata la rivocazione e questa torna a rivivere oggi quasi per miracolo di fantasia.
I comandi alle milizie vengono ancora oggi impartiti nella lingua della "Serenissima Repubblica di Venezia".
Lo spettacolo, con 550 figuranti dura circa 2 ore.
maggiori info sul sito www.marosticascachi.it
 


Dove sostare: In via delle Rimembranze, a pochi metri dal centro storico, molto tranquillo, gratuito, asfaltato, raccolta rifiuti differenziata, carico e scarico delle acque.-
Maggiori info su Marostica le trovate sul sito del Comune all’indirizzo www.comune.marostica.vi.it
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