UN TUFFO NEL MEDIOEVO

3 marzo 2010

Questo che vi proponiamo è un vero e proprio tuffo nel passato, un viaggio in cui si avvertirà, come in nessun altro luogo in Italia, tutto il carico della storia del medioevo. Un Itinerario di pochi chilometri, da fare con pochi giorni a disposizione, ma un’itinerario di gran fascino fatto di storia ma soprattutto di paesaggi mozzafiato. Un’Itinerario che toccherà 4 cittadine della provincia senese ed una – la meta d’arrivo – della provincia fiorentina. Partendo da Siena arriveremo a Certaldo, attraversando i paesi di Monteriggioni,Colle Val d’Elsa e San Gimignano, fino a giungere appunto a Certaldo.

Siena - Parliamoci subito chiaro, Siena è una città ricca d’arte, pertanto è impossibile visitarla tutta in meno di un giorno, oltre tutto le sue bellezze non sono solo in superficie. In molti non sanno che Siena è visitabile anche sottoterra lungo le vie dei Bottini un percorso di 25 Km circa, formato dalle condutture delle acque che sino al XII secolo hanno portato l’acqua corrente nelle case dei senesi. Questo percorso è in gran parte visitabile, prenotando con largo anticipo. Le visite sono organizzate dall’associazione “Diana” e vi rimando al loro portale http://www.ladianasiena.it .
Siena è costruita su tre colli e divisa in tre Terzi, così si chiamano le parti della città. Il Centro storico di Siena è completamente pedonalizzato, l'unico modo per muoversi oltre che a piedi è l'uso dei "Pollicini", mini bus che si infilano nelle stradine del centro. La struttura del centro storico, con salite e discese rapide, sconsiglia l'uso delle biciclette, è meglio farsi delle lunghe passeggiate o prendere i Pollicini . Terzo di Città: Questo è il nucleo abitativo originario che ebbe come fortificazione Castelvecchio, qui potete vedere la Pinacoteca Nazionale; la Libreria Piccolomini; il Duomo e Santa Maria delle Scale; Palazzo Chigi e il Palazzo delle Papesse. Terzo di Camollia: Qui si trova la Porta di Camollia dove c'è la celebre frase a "Cor magis tibi Sena pandit " che suona così "Siena apre il suo cuore ai visitatori" oltre alla porta c'è da vedere le Basiliche di Santa Maria in Provenzano e San Francecso, il Santuario di Santa Caterina da Siena, Fonte Branda, la Basilica di San Lorenzo e la Fortezza. Terzo di San Martini: Questo Terzo prende il nome di San Martino, protettore dei Pellegrini, che passavano da qui attraverso la Via Franchigena, da vedere Piazza del Campo, la Torre del Mangia e il Palazzo Pubblico. i monumenti che assolutamente non dovete mancare di vedere, con a fianco la via dove trovarli

  • PIAZZA DEL CAMPO Piazza del Campo – la famosa piazza del palio con la sua caratteristica forma a conchiglia; ·
  • PALAZZO PUBBLICO Piazza del Campo;
  • OSPEDALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA Piazza del Campo ·
  • PALAZZO CHIGI – SARACINI Via di Città 89; ·
  • PALAZZO PICCOLOMINI O DELLE PAPESSE Via di Città 126;
  • PALAZZO PICCOLOMINI Via Banchi di Sotto 52;
  • LOGGE DEI PAPI Via Banchi di Sotto;
  • PALAZZO TOLOMEI Piazza Tolomei;
  • PINACOTECA NAZIONALE Via San Pietro;
  • CHIESA DI SANT’AGOSTINO splendidi gli affreschi al su interno di pittori del calibro del Perugino e di Lorenzetti;
Fuori dal centro Storico
  • FONTE DELLE MONACHE via delle sperandie (bello il panorama che si gode da questa via)
  • FONTE BRANDA si trova ai piedi del colle sul quale si trova la chiesa di s. Domenico ed è di epoca molto antica sembra che risalga al XI sec.;
  • PORTA SAN MARCO Via San Marco;
  • VIA DI CASTELVECCHIO, questo è il punto più alto di Siena, ed è qui che è nata la città.
  • Il mio consiglio è quello di prendere uno, fra i tanti opuscoli che il comune ha fatto stampare e seguirne l’itinerario, ve ne sono di molti e tutti molto belli uno fra tutti “ I giardini all’ombra della torre” un itinerario pedonale che vi porterà nei giardini senesi che sono all’ombra della Torre del Mangia, facendovi scopri quella Siena non turistica che mai Vi saresti aspettati, ed una Siena insolita nell’orto Dè Pecci.
Dove sostare:
A Nord della città denominato AREA SOSTA PALASPORT, parcheggio, situato in Via Achille Schiavo (per l’esattezza strada vicolo alto). A pagamento, Ampio parcheggio, pianeggiante con camper service. Coordinate GPS N. 43,33343 E. 11,31687 sito internet www.sienaparcheggi.it.
Ad Ovest della città denominato AREA DI SOSTA FAGIOLONE, qui in questa zona ci sono 2 Aree Attrezzate, e distano l’una dall’altra circa 500 mt., sono entrambe sosta camper a pagamento, pozzetto carico e scarico acque. Coordinate GPS 1^ area attrezzata N. 43,185195 E. 11,19236; 2^ area attrezzata N. 43,191654 E. 11,19170.
Lasciamo Siena ed attraverso la SR2 (per goderci del delizioso panorama)ci dirigiamo a Monteriggioni che dista solo 14 Km da Siena. L’alternativa per raggiungere Monteriggioni è il raccordo Siena-Firenze uscita Monteriggioni.

Monteriggioni, raro esempio di architettura militare medievale, che conserva pressoché intatta l'antica cerchia muraria e le sue quattordici torri. Questo è un luogo che  colpisce l’immaginazione del visitatore non appena la sua fisionomia,  unica, appare all’orizzonte, si ha da subito l’impressione che il tempo sia rimasto immobile, fuori e dentro la cerchia delle sue mura .
Monteriggioni per la sua bellezza e per la sua posizione ha una naturale vocazione turistica. Avamposto dei senesi dal 1213 (anno della sua fondazione) contro i fiorentini, cadde nel 1554 a tradimento perché il capitano della guarnigione si accordò segretamente con i Fiorentini, consegnò la fortezza all'esercito fiorentino senza combattere, in cambio degli onori di soldato e dell’incolumità per la sua famiglia. La cerchia muraria è di forma ellittica ed avvolge la sommità di un alto colle chiamato monte Ala che domina sulle pianure e colline circostanti. Il borgo che ha sede all'interno è di modesta espansione a causa delle ridotte dimensioni delle sue mura che misurano perimetralmente solo 570 metri. Il nome della Porta Franca o Romea, che permette l’accesso al borgo, probabilmente  si deve ai due capolinea della via Francigena su cui Monteriggioni sorse, dalla porta si accede alla piazza Roma , ampia e solare, con una cisterna al centro, quasi un ombelico intorno a cui si raccolgono le poche case di pietra. Alla destra si affaccia sulla lastricata la pieve di Santa Maria Assunta, dalle semplici ed eleganti linee romanico-gotiche.
Dietro le case allineate lungo la via, giardini, orti e uliveti occupano la fascia di rispetto sotto le mura.

Eventi:
Ogni anno nei primi due week end di luglio, in questo incantevole posto si svolge un antica e caratteristica festa medioevale.
Dove sostare
non vi è alcun problema  per la sosta – anche notturna –  fuori le mura sulla strada di monteriggioni è stato predisposto un ampio parcheggio su fondo sterrato coordinato GPS N.43° 39 01 01 E.11° 22 49 15
Colle Val d’elsa  Il borgo di Colle Val d'Elsa, si era sviluppato originariamente in tre borghi autonomi: il Borgo di Santa Caterina, il Castello di Piticciano e il Piano. I primi due insediamenti sono i più antichi. I primi cenni a Colle Val d'Elsa risalgono al X secolo, poi alla fine del XII secolo il borgo iniziò a svilupparsi come libero comune, la sua posizione strategica ne fa una protagonista nella storia dei liberi comuni e teatro di gravi episodi bellici, come la battaglia del 1269 tra Guelfi e Ghibellini.
Durante il suo sviluppo, nei secoli, gli abitanti hanno privilegiato il loro rapporto con il fiume, creando le "gore", che sono antiche canalizzazioni del fiume Elsa,  per fornire energia ai  molini, alle cartiere ed alle gualcherie ( mulini adibiti alla follatura dei tessuti). Alle porte dell’era contemporanea la produzione cartaria fu soppiantata dalle nuove industrie del ferro e del vetro. Per secoli Colle Val D'Elsa rimane famosa  per la produzione di carta pregiata (a Colle è presente un Museo Della Carta), ma all'inizio del '800  questa attività venne sostituita dalle nuove industrie del ferro e del vetro. La produzione del vetro divenne tanto importante che Colle di Val d’Elsa  fu definita “la Boemia d’Italia”. Ai giorni nostri Colle Val d'Elsa è diventata la“Città del Cristallo” con il 15% di tutta la produzione mondiale ed oltre il 95% di quella italiana. Colle Val D'Elsa è imperdibile per arte e storia che si fondono in uno stile di vita invidiabile. Il Turista si troverà ad ammirare il Duomo, il Museo Civico e di Arte Sacra, ospitato nel Palazzo dei Priori, che è già di per sé un’opera d’arte, il Museo Ranuccio Bianchi Bandinelli, l’ex Conservatorio di San Pietro del Vasari. Percorrendo le tranquille vie del borgo, si incontrano imponenti costruzioni medievali ed antiche abitazioni custodite e conservate con cura ammirevole: Palazzo Campana, il Teatro dei Varii, il Convento di San Francesco e la misteriosa via delle Volte.
Dove sostare
presso parcheggi ai piedi del paese collegati al centro tramite scalinata oppure salire con il camper sino alla porta d’ingresso e da qui proseguire per altri 500 mt subito dopo il cartello della località “ Le Grazie” troveremo sulla sinistra ampi spazi verdi ove poter parcheggiare.
Riprendiamo il nostro itinerario e ci dirigiamo verso la quarta meta ovvero:
SAN GIMIGNANO, già sede di un piccolo villaggio etrusco con il nome di Velathri due o tre secoli prima di Cristo, in seguito fu conquistata dai Romani e poi dai Longobardi. Intorno al X secolo prende  il nome del Santo Vescovo di Modena: San Geminiano, che avrebbe salvato il borgo dalle orde barbariche di Totila re dei Goti. Durante il Medioevo San Gimignano si sviluppò notevolmente, grazie alla sua posizione rispetto alla via Francigena, il percorso attorno al quale ruotava l’intero sistema delle comunicazioni del tempo, una specie di autostrada di allora. Nel 1199, diventato libero comune, San Gimignano combatté contro i Vescovi di Volterra ed i comuni limitrofi, per mantenere la sua libertà. La peste del 1348 spopolò San Gimignano gettandolo in una grave crisi che la obbligò ad accettare la Signoria di Firenze. Abbandonate, la maggior parte delle sue torri crollarono, o vennero distrutte per ricavarne materiale da costruzione. All'epoca di Dante, San Gimignano contava oltre settanta torri, protette da una legge che ne vietava la demolizione, a meno che non si intendesse costruirne di più belle.
Lo statuto comunale che vietava espressamente di costruire torri più alte di quelle del Podestà, spinse le nobili famiglie a costruirne più d'una in modo che immaginandole sovrapposte avrebbero superato in altezza le altre.
Delle 25 ancora in piedi nel 1580, oggi ne restano solo quindici, tra le quali spiccano per importanza e bellezza quelle gemelle degli Ardinghelli, la cosiddetta "Rognosa" sul palazzo del Podestà e la "Grossa" su quello del Palazzo Popolo.
Gran parte delle case di San Gimignano, specialmente le più signorili, anche quelle poste nelle contrade centrali, avevano sul retro orti e vigneti.
Ancora oggi il motivo paesistico dominante è costituito da quei piccoli pezzi di terra coltivati a vigneto che degradano dolcemente fino al limite della cerchia muraria. Nella principale Piazza del Duomo, possiamo trovare importanti gioielli architettonici del '300 come il Duomo, le Torri Gemelle, il vecchio Palazzo del Podestà con la torre detta Rognosa.
Sempre in Piazza Duomo si affaccia il Palazzo Comunale, costruito sui resti di un edificio preesistente fra il 1289 e il 1298 per accogliere la dimora del Podestà. Interessante la Pinacoteca dove si trovano opere dalla seconda metà del '200 fino a quelle del 1500, di cui la più importante è una grande pala del Pinturicchio dipinta nel 1511. Si può visitare anche la Torre Grossa, la più alta torre della città, da cui è possibile vedere un panorama che spazia dalla Valdelsa fino alle Alpi Apuane e alla montagna pistoiese. L'impianto urbanistico medievale di San Gimignano è rimasto inalterato, a pochi passi dalla Piazza Duomo si trova la suggestiva Piazza della Cisterna, il cui nome deriva dal bel pozzo ottagonale in travertino che ne occupa la parte centrale, venne costruita nel 1276 ed ampliata nel 1346 e ospitava botteghe e taverne. Sulla piazza si affacciano torri e palazzi importanti in rara armonia.
Sempre da vedere è la Casa di Santa Fina,  ora trasformata in cappella, che si può visitare ogni 12 marzo, festa della Santa. E' alla Rocca di Montestaffoli, realizzata dai Fiorentini nel 1353, che, nell'ambito della festa medievale della fine di giugno, si svolge "La Giostra dei Bastoni" suggestiva manifestazione in costume.
Dove sostare
Parcheggio Santa Chiara, località Racciano sulla strada per Volterra, sosta notturna, pozzetto a grata, elettricità, servizi igienici con docce calde, bar, lavanderia a gettone. Dista circa 2 km dal centro, bus navetta gratuito.
Gustandoci i sempre bellissimi panorami che ci ha offerto questo itinerario volgiamo al termine del tour non prima però di aver visitato
Certaldo,  è la città di Giovanni Boccaccio (1313 - 1375). Il borgo alto, raro esempio di borgo medievale intatto edificato fra XII e XV secolo, ospita botteghe artigiane, osterie, ristoranti tipici ed un sistema museale costituito dal Palazzo Pretorio, antica sede del potere ricca di affreschi, fra cui Benozzo Gozzoli. La storia scritta di Certaldo inizia nel 1164, quando l'imperatore Federico Barbarossa concede "Castrum Certaldi" e il suo territorio ai conti Alberti di Prato che esercitarono il loro domino fino al 1293, quando Certaldo venne conquistata da Firenze. Dal Quattrocento alla fine del Settecento Certaldo fu sede del Vicariato, il cui Palazzo del Vicario e residenza dei Conti Alberti si trova ancora all'interno di Certaldo Alto, diventando un centro politico e giudiziario tra i più importanti in Toscana ed estendendo la sua influenza fino a Empoli ed a Montelupo. Oltre le torri, mura, le tre Porte e le caratteristiche strade lastricate, sono da visitare il Palazzo del Vicario, che contiene belle opere e le antiche prigioni. Una visita la meritano anche le antiche Chiese dei Santi Jacopo e Filippo,  la Chiesa di San Tommaso, Palazzo Giannozzi e Palazzo Stiozzi Ridolfi formato da un palazzo, due torri e da un grande cortile interno con loggiato. a Certaldo forse nel 1313 vi nacque Giovanni Boccaccio sommo poeta certo è che qui vi morì nel 1375. La sua casa è stata restaurata e dalla sua torretta si gode una magnifica vista sugli antichi coppi e sulla vasta campagna. La casa con una nuda facciata interrotta in alto da una graziosa loggia è adesso adibita a museo. Salendo al piano superiore si trova la grande biblioteca; aperta agli studiosi ospita una collezione unica di opere dedicate a Boccaccio in lingua italiana e in varie lingue straniere. Nel cuore della casa  si trova i un grande affresco di Pietro Benvenuti che raffigura lo scrittore e poeta Giovanni Petrarca. Salendo le scale, al piano superiore, è possibile visitare la bella loggia, che affaccia sullo stupendo panorama della Valdelsa fino a San Gimignano.
Dove sostare
Area comunale attrezzata sosta camper in Piazza dei Macelli, a 150 m dal centro storico e dal borgo medievale nella parte bassa; segnalazioni in loco.  Gratuita e parzialmente ombreggiata: acqua, pozzetto autopulente, illuminazione, sosta tranquilla, funicolare per il centro.
Siamo così giunti al termine di questo itinerario che ci ha immerso nell’epoca medioevale, con i suoi sapori, colori, usi e costumi. Un Tuffo ricco di arte cultura, folklore e bellissimi paesaggi.
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