TOUR DELLA SICILIA 3-30 LUGLIO 2010

4 luglio 2010




Composizione equipaggio: Io (Antonio Canecorso) mia moglie Vittoria, i miei due figli Checco (9 anni) Laala (7 anni) e Briseide (femmina di canecorso di 6 anni)

Mezzo: Laika  X700
pieno carburante Maremmana petroli €1,17x67=57,00€
E’ da poco passata la mezzanotte, quando tutti noi, saliamo sul camper, accendo il motore e partiamo verso la nostra prima tappa del tour  siciliano. Il viaggio è stato lungo e tortuoso. La SA-RC -l’eterna incompiuta Italiana-  è ancora come l’avevo lasciata 8 anni fa, quando, fresco di matrimonio, in compagnia di una coppia di amici decidemmo di passare le ferie del 2002 a Cirella (graziosa località calabro-tirrenica),all’epoca non avevamo ancora il camper. Come dicevo la SA-RC in alcuni tratti è ancora da brivido,  specialmente, sui viadotti ad una corsia, con doppio senso di marcia e senza spartitraffico –come il tratto finale che da Rosarno arriva direttamente a Reggio, lì ci sono quelli che secondo me, sono i viadotto più alti d’Italia (ma sicuramente qualcuno mi correggerà),  che fanno venire i brividi anche ai cuori più impavidi, come il mio (vi premetto che ho volato per 10 anni in parapendio, dunque, non ho paura delle altezze, ma in  quei frangenti brrrrrr!).
Comunque, dopo circa 7 ore o poco più, giungiamo a destinazione Molo di Levante di Villa San Giovanni (Via dei Marinai d’Italia), punto d’imbarco della CARONTE & TOURIST.  Piccolo consiglio, suggerisco di acquistare il biglietto d’imbarco alla stazione di servizio di ROSARNO OVEST, lì oltre a pagare il biglietto qualche euro di meno, c’è meno fila, così una volta giunti a Villa San Giovanni, si va dritti all’imbarco senza fermarsi nel piazzale della Caronte & Tourist, che si trova sulla dx appena usciti dalla A3, pertanto, se avete acquistato il biglietto come da suggerimento andate pure dritti senza entrare nel piazzale.
Ci imbarchiamo immediatamente e in men che non si dica, neanche il tempo di scendere dal camper per far “sgranchiere” le ossa alla nostra Briseide, che subito si parte, fra lo stupore del nostro canecorso che mi guarda con un’aria tra l’impaurita e l’incredula –è stato il suo primo viaggio in nave-. La traversata dura pochissimo e così ci ritroviamo sulla Autostrada Messina–Palermo. Prima di giungere a Cefalù, chiedo a mia moglie Vittoria, se ha voglia di fare una deviazione, giusto il tempo di una visita lampo, al santuario della Madonna di Tindari e al paesino di Santo Stefano di C.(rinomato centro della ceramica), che sono di strada e si visitano in meno di una mezza giornata. Ma Lei ha fretta di arrivare al Mare, così desisto e tiro dritto. Però secondo me, da quello che ho letto sulla guida turistica della Sicilia edita dalla VIVICAMPER, sia il Santuario che il paesino di Santo Stefano in C, meritano la visita, oltrettutto vi è -in entrambi i casi- un comodo parcheggio per i nostri mezzi, pertanto mi sento di consigliarveli.
Ci siamo! siamo giunti –finalmente- nei pressi dello svincolo di Pollina-Castelbuono, uscita autostradale per Cefalù, esco dall’autostrada Messina Palermo e mi immetto sulla SS113 (direzione Palermo), che mi porta sin dentro il cuore della città di Cefalù,  prima di giungervi però, decido di fermarmi su due terrazzi da dove è possibile ammirare un panorama ed un mare davvero belli. Inoltre sempre nei pressi dei due terrazzi ci sono diverse spiagge dove poter far il bagno. Dopo il rituale scatto delle foto, riprendiamo la marci per Cefalù in cerca del parcheggio “La Ruota”  che si trova sul Lungomare Giuseppe Giardina n.131. Il Tom Tom ci guida senza troppi patemi d’animo ed in 10 minuti netti, attraversiamo il centro di Cefalù e ci ritroviamo sul Lungomare Giuseppe Giardina, in pratica a due passi dal centro.
Il parcheggio, si trova nelle immediate vicinanze dell’Hotel Sea Palace, prestare attenzione all’ingresso. E’ in leggero falso piano, in erba, offre il carico e lo scarico delle acque, con custode h24. Può contenere massimo 10 camper,  perché il resto del terreno è adibito al parcheggio delle autovetture. Il costo della sosta è di 20€ per 24h.
Gestore cordialissimo e molto simpatico, all’interno del parcheggio vi è anche un chiosco per la ristorazione da asporto.
La spiaggia –quella pubblica è a una 50 mt-, mentre per i lidi privati, basta attraversare la strada.
Il centro del paese non è distante, però richiede una passeggiata di 10 minuti.
Vi sono altri parcheggi , sempre sul lungo mare, a prezzi anche più abbordabili si va dalle 10 alle 15 €, tutti però su sterrato e molto polverosi, si consideri poi che tutti offrono il parcheggio anche alla automobili, provate a questo punto ad immaginare quanta polvere viene alzata dalle auto ogni volta che i proprietari muovono i propri mezzi. Noi tutte queste cose le abbiamo considerate, traendone le nostre conclusioni, così abbiamo deciso di sostare qui sino a Martedì mattina.
Su tutto il territorio del comune di Cefalù vige il divieto assoluto di campeggio libero, pertanto, nei parcheggi –anche in quelli a pagamento- non è consentito aprire i tendalini ne tanto meno posizionare oggetti fuori dal camper.
La zona circostante il parcheggio è ricca di vita, sia notturna che diurna. Fanno da cornice ristoranti, bar, discoteche e vari alberghi, ma soprattutto una bellissima spiaggia in sabbia, dove di tanto in tanto alcuni scogli ne rendono ancora più affascinante la sua bellezza, il lungo mare non è niente di eccezionale ma camminando in direzione di Cefalù si ha difronte uno skyline eccezionale. Vedere il paese, dove spicca l’imponente duomo, protetto da un lato dal  mare e dall’altro da un panettone  di roccia da dove dominano i resti della “Rocca”, è davvero molto suggestivo.
Ad una decina di minuti a piedi, abbiamo vari negozi di ogni genere, un supermercato e l’ufficio postale, mentre il centro del paese richiede una passeggiata di 20 minuti.
Molto interessante è la passeggiata sulla scogliera, un percorso pedonale appositamente creato, il punto di accesso si trova in vicolo Miceli proprio dalle “Mura Megalitiche” che ancora cingono la città. E’ una piacevole passeggiata, che congiunge i due porti, l’antico Molo e il porto di Presidiana,  con piccoli luoghi di sosta e punti panoramici, tra scogliera, mare e storia, da non intraprendere però, quando il mare è  mosso. I bambini devono essere sempre accompagnati da adulti e controllati a vista.
Da vedere il duomo, il tempio di Diana, il “Fiume” lavatoio medievale, Le mura megalitiche e l’Osterio Magno con la sua splendida “Trifora” trecentesca. Inoltre per gli amanti del trekking e della fotografia la salita alla Rocca, una passeggiata non adatta a tutti vista la forte pendenza dell’ascesa, ma da lassù si gode di un panorama e una prospettiva di Cefalù unica.
Rimarremo, come già scritto precedentemente, qui a Cefalù sino alla mattina di Martedi 6 Luglio, per  poi proseguire verso Segesta e Marsala. 
Continuate a seguirci per sapere il resto del racconto ciao e grazie per la visita.
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